“Or ci movemmo con la scorta fida/lungo la proda del bollor vermiglio,/dove i bolliti facieno alte strida.”

Superato l’ostacolo del Minotauro, Dante entra nel primo dei tre gironi del settimo cerchio, dove i dannati, per il loro passato di violenza verso il prossimo, sono immersi nel sangue bollente del fiume Flegetonte. In questo “bulicame” i dannati sono immersi in misura diversa a seconda della gravità della loro colpa. A guardia sono posti i centauri, governati dal saggio Chirone, che affida Dante al centauro Nesso affinchè lo conduca, lungo il Flegetonte, fino al guado che immetterà nel secondo girone. La scena del Flegetonte pieno di sangue bollente è uno “splatter” ante litteram e per rendere questa atmosfera ho scelto un primo piano di alcuni non identificati dannati, e solo secondi e terzi piani per i centauri, Dante e Virgilio.
Inchiostro e acquerello, 43×34,5