
Inferno, III, 34-51 “… Questo misero modo tegnon l’anime triste di coloro che visser sanza ‘nfamia e sanza lodo…”Inchiostro e acquerello 41×61,5 03/2020
La quarta illustrazione immette nell’atmosfera infernale.
L’idea dantesca del transito infernale non è originale, nella storia della letteratura. Con la Comedia è però l’autore, non un suo personaggio, a cimentarvisi direttamente; attraversando un “inferno” immaginato secondo letture classiche, forse ancor più seguendo l’idea – diciamo così – che se ne faceva l’uomo medio del suo tempo: non proprio metafisica. Tanto che Dante si racconta spesso in pensieri , azioni e reazioni molto “umani”.
Con questa illustrazione siamo tra gli ignavi, nel caos di una condizione disperata, in mezzo ad una turba lamentosa alla quale il poeta non risparmia il personale disprezzo, per bocca di Virgilio. Io mi sono concentrato sul notissimo “non ti curar di loro” che Dante “fa dire” alla sua guida, perchè il lettore meglio intenda come la pensa.