Inferno, IV, 94-114. “…Venimmo al piè d’un nobile castello, sette volte cerchiato d’alte mura – difeso intorno d’un bel fiumicello.”
Matita e acquerello. 44,5×64,5 12/2020

La sesta illustrazione vede l’incontro di Dante e Virgilio con gli spiriti di Omero, Orazio, Ovidio e Lucano. “…e’ si mi fecer de la loro schiera, si ch’io fui sesto tra cotanto senno”. Siamo nel Limbo, ultimo “argine” prima della voragine. La scena è ancora in luce grazie ad “un foco ch’emisperio di tenebre vincia”. Riconosciamo Omero, grazie alla spada simbolo che Dante gli attribuisce. Con Omero ho immaginato Lucano, mente con Dante vediamo Virgilio e Orazio di spalle, Ovidio di fronte. Prospettiva dall’alto ad abbracciare per quanto possibile il Castello, che ho pensato ottagonale a “compensare” la massiccia cerchia delle sette mura. Data la lunga prospettiva ho rinunciato a rendere il suo prato interno come da Dante popolato da un folto “elenco” di eroi e spiriti magni, mitici e no. Ho sostituito la scena dantesca con sette monoliti, che accentuano simbolicamente; i due in primo piano “istoriati” con accenni ai poemi omerici. Ho acquerellato una matita meno definita del solito e non è stata una buona idea.