Dante,Divina Commedia,Inferno, I, 4-5 "...Ahi quanto a dir qual era é cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte..."
Dante, vinto da un sonno "spirituale", ci conduce dentro un sogno fantastico. Che comincia con la disperazione di chi si sente perduto e circondato solo da ostilità.
Il disegno vuole rendere, in chiave la più umana possibile, questo stato. In alcuni elementi anticipa situazioni che vedremo più avanti, ad esempio nel bosco atrofizzato del XIII canto, dove penano in eterno i suicidi.